Cosa tiene assieme un bosco e un teatro, un pastificio e un condominio, un acquedotto e un convento, un presidio e un orto, un centro sociale e un borgo, cento tetti fotovoltaici e i beni confiscati alle mafie, questo libro e innumerevoli altre esperienze di gestione in forme condivise di beni e servizi comuni di cui nemmeno sappiamo l'esistenza?
Il libro che state ora leggendo, o che state scaricando liberamente da internet, non è un libro; è una scatola aperta, un contenitore di esempi eterogenei di gestioni comunitarie di beni di interesse collettivo. Una ricerca random poco meno che casuale, frutto di passaparola e segnalazioni amicali, oltre che di qualche buona lettura di "stampa clandestina", quella che non trova spazio sulle rastrelliere delle edìcole. Una scelta limitata e sicuramente opinabile. Non abbiamo pretese enciclopediche, non pensiamo che sia nemmeno possibile catalogare tutto ciò che chiamiamo beni comuni, o commons in inglese, o res extra commercium in diritto romano.
|